Leggende e sapori di Toscana autentica

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Non lontano da Siena si conservano monumenti ed eccellenze enogastronomiche a volte trascurate da chi visita la città del Palio. Scegli il tuo Cicero e parti alla scoperta di una Toscana tutta da vivere (e da gustare).

Difficile trovare in Toscana luoghi ed esperienze turistiche che non siano state ancora ampiamente celebrate e pubblicizzate: le località iconiche di questa regione compongono una buona fetta dell’immaginario collettivo globale per l’Italia intera. 

Eppure, indagando a fondo tra le pittoresche vallate e i rigogliosi vigneti, si scovano spesso storie, punti di interesse e paesaggi che non sono (ancora) comparsi sulle cartoline e le shopper di tela vendute dai negozietti di Firenze e Pisa. 

Se quello che cerchi sono grandi musei, piazze monumentali e torri pendenti, è possibile che l’itinerario che vogliamo raccontarti oggi non faccia per te. Con Cicero Experience scoprirai invece una Toscana, quella dei dintorni di Siena, leggermente al di fuori delle classiche rotte turistiche; una Toscana meno conosciuta fatta di foreste selvagge, cieli stellati, cammini spirituali e abbazie sconsacrate, da percorrere in auto, in bici o persino a piedi lungo uno dei tanti itinerari escursionistici. 

Non mancheranno momenti riservati all’enogastronomia e ai sapori di Toscana, al cuore di questo percorso di tre giorni nel circondario di Siena: assaggerai tartufi e birre artigianali, vini pregiati, selvaggina locale, e molto altro ancora.

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Il suggestivo interno dell’abbazia di San Galgano

Leggende e sapori di Toscana, giorno 1

I misteri dell’abbazia di San Galgano

Per buona parte dell’anno, alti e maestosi girasoli colorano la campagna di Chiusdino, prima tappa di questo itinerario, al limite occidentale della provincia senese: qui potrai passare una sorprendente mattinata tra le meraviglie di San Galgano

L’agiografia di questo santo (o, sarebbe meglio dire, le leggende a lui dedicate) è avvolta nel mistero. Si dice che Galgano fosse un valoroso e dissoluto cavaliere medievale finché, all’età di 32 anni, scelse di dedicarsi a una vita di rinunce e penitenza, su indicazione dell’Arcangelo Michele, apparsogli in sogno.

Dopo aver conficcato per sempre la sua temibile spada in una roccia, simbolo della sua conversione a una vita non violenta, Galgano decise di costruire un piccolo eremo in cima all’altura di Montesiepi, vicino Chiusdino. L’eremita rimase presso il suo rifugio fino alla morte, avvenuta intorno al 1181, compiendo diversi miracoli.

Nei decenni successivi, una grande abbazia iniziò a svilupparsi per mano dell’ordine cistercense alla base del colle di Montesiepi. La struttura muraria è oggi in completo stato di rovina: il complesso era infatti stato abbandonato e sconsacrato già nel corso del Settecento. 

Oggi l’abbazia di San Galgano ti accoglierà all’interno di un’atmosfera enigmatica, quasi esoterica. La chiesa è rimasta senza tetto e senza pavimento da diversi anni: la luce naturale del cielo invade le ampie navate e illumina i capitelli e gli antichi portali, mentre a terra rinasce rigogliosa ogni primavera l’erba spontanea.

Per vedere con i tuoi occhi la leggendaria spada di Galgano conficcata nella roccia, ti basteranno pochi minuti per risalire la collina in direzione della Rotonda di Montesiepi, prima di ripartire verso la prossima tappa. Una rotonda cappella medievale, affrescata dal maestro trecentesco Ambrogio Lorenzetti, sorge sul luogo della morte di Galgano. Si vocifera che tra queste mura sia nascosto il famoso Santo Graal… se dovessi trovarlo, non svelare il segreto!

Il cielo stellato della Montagnola Senese

È già pomeriggio inoltrato quando, raggiunta Simignano nel comune di Sovicille, conoscerai Francesco, tuo fidato Cicero per un’esperienza serale di sapori di Toscana, trekking e osservazione astronomica.

Francesco è un escursionista abile e navigato: dopo aver girato il mondo, ha scelto di recuperare le sue radici senesi, e in sua compagnia percorrerai un sentiero accessibile e rilassante sui rilievi della Montagnola Senese. Quello della Montagnola è un territorio ricco di storia e tradizioni, conosciuto per la sua natura selvaggia, tra boschi scoscesi, grotte e falde acquifere. All’ombra di lecci e castagni, cerri e roverelle, inebriato del profumo dello speciale ginepro della Montagnola, il tuo Cicero saprà guidarti attraverso borghi, eremi e castelli di grande fascino.

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Relax sulla Montagnola senese

Dopo una cena dedicata a prodotti locali (dove non mancherà la celebre cinta senese!), questa indimenticabile Cicero Experience si chiuderà in tarda serata col naso all’insù: un appassionato astrofilo ti indicherà quelle costellazioni e galassie che solo un luogo di natura tanto incontaminata è capace di svelare.

Leggende e sapori di Toscana, giorno 2

A caccia di tartufi a Barberino Val d’Elsa

La tua seconda giornata toscana comincerà di buonora, lungo l’incantevole strada collinare che unisce la Montagnola Senese alla fattoria Sant’Appiano a Barberino Val d’Elsa, lì dove inizia la provincia di Firenze. 

I fratelli Barbara e Pierfrancesco, due Cicero appassionati e innamorati della propria terra, ti accoglieranno tra vigneti e uliveti, pronti a condividere con te un’esperienza di autentici sapori di Toscana.  

Come avrai intuito dalla toponomastica dei luoghi siamo in Val d’Elsa, un territorio spianato dall’omonimo fiume, che collega la provincia senese con i territori fiorentini verso nord, fino a sfociare nell’Arno. 

Alcune eccellenze enogastronomiche tipicamente toscane nascono lungo le sponde dell’Elsa, compresa una saporita e profumatissima varietà di tartufo bianco. Lo sanno bene Barbara e Pierfrancesco che, nella loro antica tenuta, producono ottimi vini di DOCG Chianti, olio extravergine d’oliva, oltre a cercare e conservare tartufi toscani da utilizzare in tavola.

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Attimi di caccia al tartufo in Val d’Elsa

Quando arriva la giusta stagione, con la guida qualificata di un mastro tartufaio e del suo fidato cane, potrai passare una mattinata tra i boschi della Val d’Elsa alla ricerca dell’oro bianco che arricchisce le ricette dei migliori chef al mondo. L’avrai capito: se per l’osservazione astronomica il naso era rivolto all’insù, verso le stelle, questa volta ti sarà utile concentrare il tuo olfatto verso gli odori della terra.

Augurandoci che tu sia fortunato, siamo sicuri che comunque vada l’attività di caccia al tartufo saprai apprezzare, poco più tardi, la visita alla cantina storica Sant’Appiano, appartenuta per secoli a famiglie dell’aristocrazia fiorentina. 

Con la mente che viaggia tra storie e leggende di passata nobiltà, sarà tempo di gustare un ricco pranzo a base di crostini, formaggi e salumi accompagnati dal tartufo bianco. Chissà, potrebbe capitare che quello servito sia lo stesso oro bianco che hai recuperato poco prima tra i boschi della Val d’Elsa. 

Coronamento definitivo di questa esperienza inebriante sarà la degustazione di cinque dei vini prodotti da Barbara e Pierfrancesco: impossibile, tra gli altri, non citare lo speciale vinsanto adorato da generazioni di papi e nobiltà nostrana.

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La cinta di Monteriggioni ©LthelionCreativeCommons

Montereggion di torri si corona

Con il cuore (e lo stomaco) ancora ebbri di gioia, potrai terminare questa giornata rientrando in provincia di Siena, tra le suggestive mura di Monteriggioni. Le quattordici torri che scandiscono il suo perimetro circolare proteggono questo borgo militare da oltre otto secoli: anche Dante conosceva Monteriggioni, e citò la sua cerchia tonda which di torri si corona nel canto XXXI dell’Inferno.

Costruita dai senesi per difendersi dall’inesorabile avanzata dei fiorentini verso sud, il turrito fortilizio ti aspetta all’ora del tramonto, per regalarti alcuni istanti fuori dal tempo.

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Vedute sul Chianti

Leggende e sapori di Toscana, giorno 3

Dopo tanto vino, ecco la birra toscana

Il terzo giorno di questo percorso è dedicato alla birra artigianale: un prodotto meno conosciuto nel panorama enogastronomico toscano, ma non per questo meno ricco di sorprese e potenziale.

Abbandonate le Terre di Siena e attraversati per un’ultima volta gli affascinanti vigneti del Chianti, arriverai a Montevarchi, in provincia di Arezzo, per una Cicero Experience per amanti e amatori della birra e di altri sapori di Toscana. L’appuntamento è per il primo pomeriggio, quando Stefano e Antonio ti apriranno le porte del loro micro-birrificio, in Valdarno.

Appassionati di birra e di motori, i due Cicero di Montevarchi hanno iniziato a produrre birra artigianale per rendere le loro serate tra amici ancora più autentiche e divertenti. Fare birra in uno dei templi mondiali del vino è stata una scommessa vinta: il loro micro-birrificio è diventato col tempo un punto di riferimento per chi ama le moto e il luppolo, una specie vegetale fondamentale per la produzione di birra.In compagnia di Stefano e Antonio scoprirai i passaggi da seguire per una birra di eccellenza: dalla coltivazione del luppoleto at sala cottura, dalla fermentazione all’imbottigliamento, fino al momento più atteso, quello della tasting, da accompagnare rigorosamente con deliziosi sapori locali.

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Il trattamento del luppolo al birrificio di Montevarchi
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