Era il 2020 quando Chiara e Francesco sognavano Cicero Experience. Il sogno, in realtà, albeggiava nelle loro menti già da tempo, ritagliandosi di giorno in giorno uno spazietto sempre più grande, sempre più importante.
Ma occorreva aspettare quell’anno preciso affinché il tutto prendesse la forma di un progetto concreto, che si è tradotto in una laboriosa e meticolosa messa a terra dei lavori, dell’infrastruttura, della ricerca di collaboratori così come di investitori che credessero nell’idea.
Oggi, nel momento in cui stai leggendo questo articolo, quasi quattro anni sono passati e Cicero Experience ha cambiato forma, ma non sostanza.
Dalla giovanissima startup che era, ora è una realtà solida e consolidata in tutto il territorio italiano, in cui lavorano più di venti collaboratori appassionati che quotidianamente soddisfano, con qualità e dedizione, la necessità comune delle persone di evadere dalla quotidianità vivendo esperienze uniche in ogni regione del nostro Bel Paese.
Ma, sotto questo strato più squisitamente tecnico-lavorativo di crescita e mutamenti continui all’interno dell’azienda, la passione di quel sogno che diede inizio a tutto continua a bruciare come il primo giorno.
La nostra mission, la nostra vision
Volevamo essere una boutique di emozioni. Volevamo essere una startup innovativa, punto di riferimento del turismo esperienziale. Volevamo tessere una rete di professionisti (i Cicero, per l’appunto) che si estendesse da nord a sud, da ovest a est, isole comprese, della Penisola.
Desideravamo offrire alle persone un’alternativa concreta al turismo di massa. Desideravamo scovare per i viaggiatori mete e attività di altissima qualità. Desideravamo lustrare le perle territoriali più dimenticate, e lasciarle risplendere di luce propria dando loro l’opportunità di far riscoprire il proprio valore.
Era anche importante promuovere una riqualificazione del territorio, andando a lavorare sulle peculiarità di ciascun lembo regionale d’Italia. Era importante che riscoprissimo noi, in primis, le eccellenze che lo stivale nasconde a ogni angolo, da quelle culinarie a quelle paesaggistiche, dalle attività meno note alle arti e culture più di nicchia. Insomma, era importante riavvicinare le persone alle proprie radici.
Oggi, qui a Cicero Experience, possiamo finalmente volgere questi tempi passati al presente. Raggiungere gli obiettivi ha richiesto anni di duro lavoro, e continuerà a chiederne altri in futuro, ma accettiamo ben felici la sfida. Sperando di fare sempre meglio, ogni giorno.
Dove, in Italia?
Il sogno era di poter avere rapporti con Cicero, e quindi professionisti, e quindi persone, in tutta la Penisola. Per noi era fondamentale la possibilità di far vivere esperienze uniche in ogni anfratto di bellezza italiana.
Le nostre radici hanno iniziato ad allargarsi a partire dal Lago di Como, dove sorge la sede di Cicero, e da quel centro nevralgico si sono estese sempre più in tutte le direzioni. Non sempre la diffusione ha seguito un ordine logico-territoriale, però: lo dimostra il fatto che l’ultima regione toccata è stata la Valle d’Aosta.
È successo pochi mesi fa, con un’esperienza costruita in collaborazione con un magnifico ranch immerso nella natura più incontaminata e immortale che ci sia.
Un cavallo e tanta natura per amici
Dal momento che ci piace parlare di persone, e non di cose, torniamo un secondo sui nostri passi. Le fondamenta di questa nuova esperienza in Valle d’Aosta non sono – solo – un ranch, ma Giulia, la nostra Cicero.
Se vorrai andare a trovarla, ti troverai catapultato in quella meraviglia paesaggistica che è il comune di Ayas e dintorni: alla testata di una valle bagnata dalle fresche acque del torrente Evançon, e dominata dalle altissime vette di sua maestà il Monte Rosa.
La morfologia del territorio ha una duplice anima, che è possibile catturare con un semplice scorrere dello sguardo lungo la linea dell’orizzonte. Ora ghiacciai e aspre pareti rocciose, ora distese erbose e pascoli dal dolce pendio. Qui e là, come spruzzi di fiori che crescono autonomi, si insediano numerosi villaggi ciascuno fiero delle proprie caratteristiche paesaggistiche e architettoniche.
In questo sogno a occhi aperti, l’esperienza che ti attende è una passeggiata a cavallo immersa tra i profumi e i colori vividi tipici dei luoghi di montagna, accompagnata dalla sapiente guida di Giulia e dalle sue narrazioni, sui luoghi e sulle tradizioni che vigono immortali in questa regione.
Ma non solo… che emozione fuori porta sarebbe, se tornassi a casa senza prima aver lasciato un pezzettino di cuore anche sulle specialità culinarie? In un ristorante tipico della zona troverai una tavola imbandita per te, il contesto ideale per sfoderare coltello e forchetta e assaporare con il tuo palato un pranzo ricco di leccornie locali, tipiche di un angolo di paradiso che ha fatto della propria irresistibile bellezza la sua firma.