{"id":65954,"date":"2023-07-27T09:15:00","date_gmt":"2023-07-27T07:15:00","guid":{"rendered":"https:\/\/ciceroexperience.com\/?p=65954"},"modified":"2023-07-27T09:15:02","modified_gmt":"2023-07-27T07:15:02","slug":"appennino-centrale-cicero-experience","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ciceroexperience.com\/en\/appennino-centrale-cicero-experience\/","title":{"rendered":"Momenti di Appennino centrale tra cavalli, birra e cioccolato"},"content":{"rendered":"
Durante queste prime settimane di blog Cicero, non era ancora capitato di affrontare itinerari interregionali<\/strong>, percorsi cio\u00e8 capaci di cogliere istanti di bellezza multiforme attraverso diverse regioni confinanti. Per questa volta, modificando leggermente la partitura, partirai per un viaggio capace di collegare sotto un unico tema tre territori differenti, con altrettante meravigliose esperienze Cicero<\/strong><\/a>.<\/p>\n\n\n\n Fil rouge<\/em> di questo tour \u00e8 l\u2019Appennino centrale<\/strong>, spina dorsale della penisola, che fa da verde cornice a centinaia di storie, feste e tradizioni. Dall\u2019entroterra marchigiano procederai dolcemente verso sud, varcando l\u2019accesso di quel piccolo paradiso di storia e arte che \u00e8 l\u2019Umbria, cuore verde d\u2019Italia. Vero centro geografico della penisola \u00e8 per\u00f2 la provincia laziale di Rieti, punto di arrivo del percorso, che si fermer\u00e0 a pochi minuti dal confine con l\u2019Abruzzo.<\/p>\n\n\n\n Between Marche<\/strong>, Umbria<\/strong> and Lazio<\/strong> si svelano occasioni speciali per mangiare e per bere in compagnia, per approfondire luoghi dalla storia millenaria e anche per rilassarsi tra i boschi dell\u2019Appennino centrale. Non resta che augurarti buon viaggio e buona lettura (o, forse, sarebbe meglio dire buona Cicero Experience!).<\/p>\n\n\n\n The borgo di Cantiano<\/strong>, adagiato in una cornice di picchi appenninici e attraversato dall\u2019antica Via Flaminia (che connetteva e connette tutt\u2019oggi Roma a Rimini), \u00e8 punto di partenza di un itinerario che non mancher\u00e0 di riservarti sorprese indimenticabili.<\/p>\n\n\n\n Come spesso accade in Italia, anche a Cantiano millenni di storia hanno lasciato meravigliose tracce del passato, da esplorare tra chiese, palazzi e siti archeologici. Alcune specialit\u00e0 enogastronomiche sono poi protagoniste di una visita a Cantiano. La trota del Catria<\/strong>, ad esempio, \u00e8 un pesce genuino e saporito, abitante delle acque purissime che sgorgano intorno al Monte Catria<\/strong>, una localit\u00e0 di natura selvaggia che tra poco conoscerai insieme a un Cicero davvero speciale. Altrettanto prelibate a Cantiano sono inoltre le visciole<\/strong> and the amarene<\/strong>, cos\u00ec come il tartufo bianco della Valle del Balbano<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Ci\u00f2 che rende ancora pi\u00f9 speciale il borgo di Cantiano \u00e8 la tradizione della Turba<\/strong>one sacra rappresentazione pasquale del Venerd\u00ec Santo<\/strong> dove tutti i cittadini sono attori in una gigantesca recita all\u2019aria aperta. Il nome turba potrebbe derivare dalla folla (i turbanti) che segue in processione l\u2019evento tra le strade e piazze cittadine. <\/p>\n\n\n\n Se dovessi capitare da queste parti in periodo pasquale, non potrai perderti questa occasione, a met\u00e0 strada tra il teatro e la festa di piazza: in alternativa, durante il resto dell\u2019anno, nel Polo Museale di Sant\u2019Agostino<\/strong> \u00e8 aperta un\u2019esposizione che racconta origini e svolgimento della Turba di Cantiano.<\/p>\n\n\n\n Si parlava poco fa del Monte Catria<\/strong> e delle altre vette appenniniche che circondano Cantiano. Si tratta di un territorio selvaggio e verdeggiante, al confine tra Umbria e Marche, ed \u00e8 proprio tra queste suggestive cime che ti aspetta Giuseppe, esperto istruttore di equitazione<\/strong> e tuo Cicero per un\u2019esperienza di vera tradizione appenninica<\/a>.<\/p>\n\n\n\n Che tu sia un principiante o un discreto amatore dell\u2019equitazione, non c\u2019\u00e8 persona migliore di Giuseppe per entrare a contatto con la natura dell\u2019Appennino. La sua famiglia si occupa infatti di allevare e addestrare cavalli da oltre cent\u2019anni<\/strong>. Intorno al Monte Catria vive in particolare una speciale razza autoctona di cavalli, una specie robusta e rustica, che da secoli agevola l\u2019uomo nel trasporto della legna dalle foreste verso valle. <\/p>\n\n\n\n Insieme a Giuseppe avrai modo di imparare diverse Techniques<\/strong> and trucchi<\/strong> per vivere appieno una passeggiata a cavallo<\/a>. Tutt\u2019intorno poi la natura rigogliosa del Monte Catria non ti deluder\u00e0: persino Dante Alighieri<\/strong> rimase sorpreso dal paesaggio naturalistico di questi luoghi, tanto da citarli nella sua Divina Commedia, nel XXI canto del Paradiso.<\/p>\n\n\n\n Come se non bastasse, l\u2019esperienza prevede un delicious lunch<\/strong> a base di specialit\u00e0 della zona dopo l\u2019attivit\u00e0 a cavallo, magari da accompagnare a qualche birra artigianale prodotta in loco.<\/p>\n\n\n\n Una descrizione sommaria dell\u2019Umbria, quasi da dizionario, potrebbe recitare cos\u00ec: lontana dal mare, collinosa e per diversi tratti persino montuosa, l\u2019Umbria \u00e8 un tappeto di rilievi verdeggianti e graziosi<\/strong>, sui quali brilla una costellazione di antiche citt\u00e0, che appaiono come ritagliate da un quadro e incollate dolcemente alle pendici degli Appennini.<\/p>\n\n\n\n Superato il confine regionale, procedendo da Cantiano in direzione di Perugia, ti sar\u00e0 impossibile non riconoscere dunque ci\u00f2 che il binomio natura e storia<\/strong> \u00e8 stato capace di disegnare in ogni angolo dell\u2019Umbria; attraversando Gubbio<\/strong>, ad esempio, o Gualdo Tadino<\/strong>, prima di entrare a Perugia, dove l\u2019aggraziata bellezza umbra si mostra nella sua versione pi\u00f9 equilibrata e armoniosa.<\/p>\n\n\n\n Etrusca e poi romana, ma soprattutto comune medievale di grande prestigio, Perugia \u00e8 una citt\u00e0 dai molteplici volti<\/strong>, che si riflettono nella variet\u00e0 dei suoi diversi quartieri, ciascuno abbarbicato in cima a un diverso e ripido colle. Dentro a questo intricato sistema di salite e discese, scale mobili, possenti mura e raffinati campanili, brillano splendenti alcuni capolavori di arte e architettura. <\/p>\n\n\n\n Potresti partire dal centro geografico e identitario di Perugia, piazza IV novembre<\/strong>, dove i bassorilievi duecenteschi della Fontana Maggiore<\/strong> dialogano con la facciata laterale della cattedrale di San Lorenzo<\/strong> e le forme gotiche del palazzo dei Priori<\/strong>, sede della Galleria Nazionale dell\u2019Umbria<\/strong>. Da qui potrai scendere verso sud, percorrendo corso Vannucci<\/strong>, salotto cittadino all\u2019aria aperta, che si srotola come un tappeto rosso fino ai giardini Carducci<\/strong>, tra i pi\u00f9 panoramici spazi verdi urbani del Bel Paese.<\/p>\n\n\n\n Se \u00e8 vero che l\u2019anima di Perugia \u00e8 autenticamente umbra, fortemente legata al suo passato e alle sue tradizioni, gli occhi della citt\u00e0 guardano invece al mondo, alla cultura contemporanea e al futuro, e sono l\u00ec a dimostrarlo le universit\u00e0 perugine<\/strong>, le decine di iniziative rivolte a turisti e viaggiatori provenienti da tutto il mondo, gli eventi dedicati alla letteratura<\/strong>, to the music<\/strong> (chi non conosce Umbria Jazz?) e \u2026al cioccolato<\/strong>!<\/p>\n\n\n\n S\u00ec, perch\u00e9 Perugia \u00e8 tra le capitali globali dell\u2019oro nero<\/strong>, che fa impazzire i golosi di tutto il mondo, e quello tra Umbria e il cioccolato \u00e8 un amore che parte dal famosissimo Bacio Perugina, ripieno di nocciole, per raggiungere vette di sopraffina qualit\u00e0 e innovazione alimentare. <\/p>\n\n\n\n Per scoprire allora come Perugia, in circa un secolo, sia diventata punto di riferimento per generazioni di ma\u00eetre chocolatier<\/strong>, non ti resta che bussare alla porta del tuo prossimo Cicero, Nicola Maramigi<\/strong>for a masterclass di pasticceria<\/a> interamente dedicata al cioccolato.<\/p>\n\n\n\n Come molti pasticceri umbri, anche Nicola ha cominciato la sua attivit\u00e0 professionale negli stabilimenti della Perugina, dove ha iniziato a studiare il mondo del cioccolato in tutte le sue sfaccettature. Uno studio che continua tutt\u2019oggi: un intero universo \u00e8 infatti nascosto in una barretta di cioccolato<\/strong>, e Nicola sapr\u00e0 svelarti alcune tecniche e metodi durante la sua Cicero Experience.<\/p>\n\n\n\n Ascoltando Nicola Maramigi e assaggiando le sue creazioni<\/strong> riuscirai a innamorarti ancora di pi\u00f9 di questa prelibatezza, scoprendo come consistenze e gusto, colori e cottura, temperatura e conservazione fanno la differenza in ogni dolce al cioccolato. <\/p>\n\n\n\n Si passa poi alla pratica: potrai realizzare il tuo stampo personalizzato di praline ripiene<\/strong> e assaggiare, con il cuore pieno di orgoglio, la tua creazione. Nicola non mancher\u00e0 inoltre di farti provare abbinamenti meno comuni<\/strong>, come quello tra il cioccolato e l\u2019olio extra vergine di oliva, di rigorosa provenienza locale. Un diploma da \u201cautentico cioccolatiere\u201d<\/a> attester\u00e0 le tue nuove conoscenze in chiusura del corso: sar\u00e0 l\u2019occasione per brindare a questo traguardo sorseggiando del vino umbro.<\/p>\n\n\n\n E se, come \u00e8 noto, la cucina umbra non \u00e8 fatta solo di dolci, non poteva mancare al termine dell\u2019esperienza un pranzo di autentica cucina perugina<\/strong>, da aggiungere opzionalmente a questa attivit\u00e0 Cicero. Tra scaglie di tartufo, paste fresche e bruschette, sar\u00e0 il momento perfetto per ritrovare nei piatti della gastronomia umbra quella stessa armonia ed equilibrio, in questo caso di sapori, che rendono ogni scorcio e istante vissuto in questa regione cos\u00ec incantevole.<\/p>\n\n\n\n La strada che separa Perugia dalla terza (e ultima) Cicero Experience di questo itinerario appenninico attraversa un paesaggio che, al confine tra Umbria e Lazio<\/strong>, custodisce alcune storie interessanti, meno conosciute dal turismo convenzionale.<\/p>\n\n\n\n Terni, seconda citt\u00e0 dell\u2019Umbria<\/strong>, a due passi dalla provincia laziale di Rieti, ha legato indissolubilmente la sua storia recente all\u2019industria siderurgica a cavallo tra Ottocento e Novecento<\/strong>. Una fonderia gi\u00e0 attiva fu scelta dai nuovi regnanti dopo l\u2019Unit\u00e0 d\u2019Italia per la produzione di oggetti in ghisa e acciaio, specialmente armi che sarebbero servite al neonato esercito italiano per combattere in Europa e nelle colonie.<\/p>\n\n\n\n Dopo il ventennio fascista, un massiccio intervento di de-industrializzazione<\/strong> spinse i ternani a reinventare un ruolo per le grandi fabbriche cittadine, rimaste abbandonate: capolavori di archeologia industriale convivono quindi oggi magnificamente con le poche ma bellissime testimonianze della Terni medievale arrivate fino a noi. <\/p>\n\n\n\n Se a una passeggiata in centro citt\u00e0 preferissi invece l\u2019esplorazione di un ambiente naturalistico senza eguali, Terni \u00e8 a due passi dai vertiginosi salti della cascata delle Marmore<\/strong>. In un frenetico contesto di ripide gole di roccia e impressionanti spostamenti d\u2019acqua, le acque del fiume Velino si congiungono a quelle del Nera gettandosi verso la pianura lungo tre balzi, per un totale di 165 metri di dislivello<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Da Terni bastano pochi minuti per entrare in provincia di Rieti, <\/strong>\u201cUmbilicus Italiae<\/strong>\u201d, l\u2019ombelico d\u2019Italia, come era definita nell\u2019antichit\u00e0, in quanto precisamente al centro geografico della penisola<\/strong>. \u00c8 una bella citt\u00e0 Rieti, perch\u00e9 belli sono i suoi palazzi nobiliari e i suoi monumenti, che la fanno assomigliare a Perugia in una versione pi\u00f9 raccolta, silenziosa, essenziale.<\/p>\n\n\n\n Dovrai invece spingerti verso est fino all\u2019altra estremit\u00e0 del reatino, poco prima di entrare in territorio abruzzese, per conoscere Luca, un Cicero avventuroso<\/strong>, camminatore instancabile e innamorato dell\u2019Appennino laziale.<\/p>\n\n\n\n Tutt\u2019intorno al paese di Borgorose<\/strong>, punto di ritrovo della Cicero Experience, si sviluppa il territorio montuoso del Cicolano<\/strong>, regione legata a un recente passato turbolento. Queste sono localit\u00e0 dove il fenomeno del brigantaggio<\/strong>, in seguito all\u2019Unit\u00e0 d\u2019Italia, ebbe particolare consenso. Queste vallate, sul finire dell\u2019Ottocento, furono percorse da decine di rivoltosi che non accettavano le nuove imposizioni della dominazione piemontese. Nascondendosi in territori remoti e poco popolati<\/strong>, buona parte dei briganti abit\u00f2 per anni i crinali dell\u2019Appennino centrale.<\/p>\n\n\n\n In tempi decisamente pi\u00f9 recenti, a partire dal 2015, \u00e8 stato sviluppato il sentiero turistico del Way of the Brigands<\/strong>, che ripercorre questa storia tutta italiana spesso dimenticata, compiendo un anello circolare che interseca luoghi di natura incontaminata dell\u2019Appennino tra Lazio e Abruzzo. <\/p>\n\n\n\n Il Cicero Luca, grande amante del trekking, ti guider\u00e0 dunque a piedi lungo una tratta del Cammino dei Briganti<\/a>, di circa 10 chilometri, alla scoperta di paesaggi mozzafiato e monumenti sorprendenti, come la chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta<\/strong>.<\/p>\n\n\n\nMomenti di Appennino centrale, giorno 1<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
Cantiano e la sua Turba<\/strong><\/h3>\n\n\n\n
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A cavallo sull\u2019Appennino centrale<\/strong><\/h3>\n\n\n\n
Momenti di Appennino centrale, giorno 2<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
Primi attimi di Umbria<\/strong><\/h3>\n\n\n\n
Quattro passi a Perugia<\/strong><\/h3>\n\n\n\n
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Nicola Maramigi, ma\u00eetre chocolatier<\/strong><\/h3>\n\n\n\n
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Momenti di Appennino centrale, giorno 3<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
Terni, la Manchester italiana<\/strong><\/h3>\n\n\n\n
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Borgorose, Rieti: per camminare birra in mano<\/strong><\/h3>\n\n\n\n
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